Il Texas è uno degli Stati Americani caratterizzati dalla più veloce crescita economica e demografica degli ultimi 5 anni. È il terzo stato dell’Unione per prodotto interno lordo, situandosi, dietro la California e lo Stato di New York. Ha una popolazione di 26 milioni di abitanti, con un reddito medio procapite di 45mila dollari. Tre città texane Houston, Dallas-Fort Worth e San Antonio sono tra le più popolose degli Stati Uniti e Houston presenta un reddito procapite di 75mila USD e una popolazione che nell’area urbana raggiunge i 6 milioni di unità.
Negli ultimi anni il commercio bilaterale fra l’Italia ed il Texas è cresciuto esponenzialmente. Le esportazioni italiane verso gli USA nell’ultimo quinquennio sono state prevalentemente costituite da beni industriali, arredamento, moda e gioielli ma, negli ultimi anni, si riscontra un crescente aumento dell’agroalimentare. Come prevedibile, la meccanica si conferma al primo posto, con una quota del 22,1% sulle importazioni italiane in USA, seguita da moda 16,3%, agroalimentare e vini 10,6%, veicoli terrestri 7,9%, farmaceutica 5,4% e arredamento al 4,6%.
Secondo i dati ISTAT del 2015 le esportazioni dell’agroalimentare sono cresciute del 7%. Il 66% delle esportazioni interessa tuttora i Paesi dell’Unione Europea, ma sono stati soprattutto i mercati extraeuropei a vedere un sostanziale incremento dell’export. I dati economici più consistenti riguardano gli Stati Uniti, con le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che sono cresciuti del 23,2% rispetto al 2014.
Non a caso da Agosto 2015 il Ministero degli affari esteri di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze ha riaperto un ufficio dell’Istituto Italiano per il Commercio Estero. L’ICE Houston, agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, fornisce servizi di assistenza e informazione alle aziende italiane interessate al mercato texano ma al contempo mira ad incoraggiare le imprese Texane a guardare all’Italia come a un affidabile partner globale.
In una dichiarazione rilasciata alla rivista Benvenuta Italia, l’ex direttore dell’ICE USA Pier Paolo Celeste afferma: “Comprendere la dinamica dei flussi e la crescita delle singole aree americane è l’azione che contraddistingue l’attuale attività di sostegno alle imprese da parte dell’ICE USA, abbiamo studiato il dinamismo e la crescita di ogni singola area degli Stati Uniti, individuando quelle dove siamo sottodimensionati rispetto alla concorrenza e quindi che maggiormente sono pronte ad accogliere le nostre aziende. Vogliamo predisporre in quelle città o aree, tutta una serie di iniziative mirate, in grado di destinare con attenzione e precisione le risorse per le attività di internazionalizzazione e promozione delle aziende italiane negli USA. Un esempio su tutti – continua il direttore Celeste – il lavoro che stiamo pianificando in Texas dove città come Dallas o Houston sono in grande crescita, e poiché in quell’area il settore chimico e petrolifero italiano ha visto nel 2013 un’importante contrazione di fatturato, stiamo lavorando per recuperare quota di mercato, in un territorio che ci ha visto da sempre molto presenti, osservando una rotazione merceologica che ci permetterà di sfruttare l’importante trend di crescita di queste città. Nel 2014 compenseremo i litri di petrolio perduti nel 2013, con i litri di vino in più che venderemo.”
Molto concentrate sulla facilitazione ed implentazione dell’export dell’Agroalimentare dall’Italia verso gli USA anche realtà private molto interessanti come l’Italy-America Chamber of Commerce of Texas e la We Select Texas Inc..
Le Camere di Commercio Italiane all’estero sono associazioni di imprenditori e professionisti, italiani e locali, ufficialmente riconosciute dallo Stato italiano ai sensi della legge n. 518 /1970.
La IACC, nello specifico, opera dal 1992 sul territorio Texano, conta 186 soci e la loro missione è appunto promuovere le relazioni commerciali tra l’Italia e gli USA. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Brando Ballerini in una sua recente intervista, a Houston la Camera è stata da lui modellata – sia come struttura che come attività – in funzione dei business che in Texas vanno per la maggiore: certamente il “Made in Italy” è molto importante, ma in Texas rispetto ad altre zone si ha la necessità di potersi interfacciare con aziende anche molto grandi che operano per esempio nel settore dei grandi appalti. Dunque la Camera fornisce supporto tecnico, logistico, amministrativo e legislativo anche a grandi gruppi che hanno già una loro struttura ben attrezzata per l’estero.
Nata nel 2014, We Select Texas Inc. nasce da un’idea di un imprenditore Veneto, Luca Rossi, che da diversi anni ha aperto una filiale della sua azienda in Texas e che ha deciso di mettere a disposizione tutta la sua esperienza, vissuta sul campo, per gli imprenditori italiani che vogliano sbarcare in USA ma non hanno idea da dove cominciare. Rossi dichiara che le opportunità per fare impresa negli Stati Uniti sono moltissime, ma bisogna agire con lucidità senza farsi prendere dall’entusiamo iniziale. Bisogna affidarsi a dei professionisti che già hanno toccato con le loro mani questo mercato, come, ad esempio, quelli che formano il nostro team, “imprenditori e professionisti che sanno dove e quando investire negli Usa”.
Molto interessante ed interattivo anche il blog di Paolo Pugni, http://exportlowcost.blogspot.it, Senior partner della Società di consulenza Aziendale Pugni Malagò.
Questi sono solo alcuni esempi di soggetti che possono facilitare le nostre aziende a guardare a mercati molto interessanti e vergini come quello Texano. Il settore agroalimentare è in forte sviluppo ed il Texas rappresenta un territorio dove vi sono notevoli spazi di crescita e di investimento in quanto la presenza di aziende italiane sul territorio, diversamente da zone come New York, California o Florida, è ancora poco rappresentata.
Tiziana Ciacciofera Triolo per SdG International